martedì 7 febbraio 2012

Vi dico la mia su chi bussa alla porta SENZA INVITO


Suonano al citofono o alla porta nelle ore più improponibili e nei momenti meno indicati. Cercano di vendervi aspirapolvere, case, contratti. Se non hanno niente da vendere hanno comunque una proposta interessante da farvi.

Ora, io capisco che la gente ha bisogno di lavorare e non me la prendo con loro, ma non si può avviare una petizione per evitare che note aziende possano inviare  CHIUNQUE a bussare alla tua porta al solo scopo di frantumarti i marroni??
In questo periodo che sto a casa mi rendo conto che la vita della casalinga è più tosta di quello che sembra.

Iniziano al mattino:"DRIIIINNNNN!!"

Dallo squillo del citofono già capisci. Magari ti svegliano anche il bambino che ancora dorme o ti costringono a uscire di corsa dal bagno mentre eri impegnato in una importantissima seduta.

"Chi é??"
"Pubblicità"
"Ma và, và!!"

Poi vanno avanti durante il giorno. Principalmente dopo pranzo (orario del sonnellino per tutti i bambini).

Agenzie immobiliari.
"Volevo informazioni sulla casa in vendita"
"Non ne so nulla"
"Ah, allora sarebbe interessato a vendere casa sua?"
" °_° "

Folletto.
"Salve, siamo della Follettooooo!!"
(cosa ti ridi, cosa ti agiti)
"Posso fare una prova?"
Si china e passa un foglietto bianco sul pavimento. Poi te lo sventola sotto il naso soddisfatto.
"Vede?? Questa casa è sporca! magari ha pulito questa mattina!"
"Sì infatti!! E visto che mi fai pure rodere il didietro col cavolo che te lo compro sto Folletto che pulirà anche magnificamente, ma costa più del mio stipendio!"
E il bigliettino (che se in caso ci ripensi lo chiami) finisce in cima alla pila di bigliettini dei colleghi che lo hanno preceduto o direttamente nella spazzatura.

Acea.
Ecco, sull'Acea vorrei spendere due parole. 
Cara Acea, tu sei un'azienda seria: perchè ci sottoponi a questo??

Negli ultimi 10 giorni hanno bussato ala mia porta numero tre (e dico tre) tuoi incaricati con il compito di illustrarmi le fasce orarie. Se rispondi che non ti interessa, subito il ragazzetto attacca la filippica imparata a memoria sulla convenienza delle fasce orarie e ti chiede l'ultima bolletta. Tu magari stai facendo altro o non te ne importa nulla e ti dispiace offendere il giovane alle prime armi nel mondo del lavoro, ma sta diventando una tortura.

Io lo capisco, cara Acea, che mi aiuti a risparmiare, MA 3 IN 10 GIORNI A DIRMI LA STESSA COSA??? E quanti ne stanno girando in tutta Roma??

Aggiungo, che io ho scelto il "mercato libero" (sempre perchè una tipa mi aveva suonato alla porta e neanche sono sicura di aver fatto la cosa giusta) e quindi a me  la cosa delle fasce orarie non mi riguarda. Quando sono passata al mercato libero non mi è arrivata la bolletta per mesi e quando IO mi sono allarmata, nel terrore che mi staccassero la luce, ho dovuto contattare non so quanti uffici dell'Acea per sapere come mai la mia bolletta fosse finita nel dimenticatoio. 

Sapete che mi hanno detto? Che non ero più cliente. "E allora chi mi fornisce l'energia elettrica?" "Non lo sappiamo". Non lo sapete???Ma siamo matti??
Alla fine, dopo innumerevoli giri e telefonate ho scoperto che dell'Acea ero ancora cliente, ma non lo sapevano. Pensa un pò!!! Perchè l'ufficio del mercato libero era un altro (rispetto a quello a cui mi ero rivolta).
Quindi, cara Acea, il dopo l'esperienza del passaggio al mercato libero non apro più la porte ai tuoi incaricati. Probabilmente pago di più, ma di sicuro ci guadagno in salute!!





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