(Diciamo così, anche se a Roma si dice che "tranquilla" ha fatto una brutta fine...)
Entro nella stanza come una furia, lo guardo e LUI mi dice: "Che c'è?".
Apro la bocca per parlare, poi la richiudo.
...
...Azz...
"Non me lo ricordo più!!"
E me ne vado.
La stanchezza fa brutti scherzi. Ho una memoria pari a quella di Dori, la pesciolina di Nemo che dimenticava tutto nel giro di pochi secondi (Chi è Nemo? Chi è Nemo?).
Come l'altra sera.
Rumore di stoviglie in cucina, io che sto li a ravanare con la testa infilata in un cassetto, sbraitando tra me e me. Intanto la lasagna sul tavolo che aspetta, ogni momento sempre più fredda. Alla fine chiedo a lui: "Amore?? Che hai visto quell'affare per la lasagna?"
"Che affare?""Quella stoviglia per tagliarla...quella di metallo..."
"Ah, dici quella a forma di paletta rettangolare?"
"Ehh bravo!!Dov'è?"
"L'ho vista qualche giorno fa".
"Grazie, pure io. E ora dov'è??"
"Forse l'ho messa da qualche parte"
"Che sia da qualche parte non c'è dubbio!! MA DOVE???''
"Ora non mi viene in mente".
E te pareva.
"Vabbè, allora usiamo la paletta tonda e se la lasagna si rompe pazienza, te la mangi lo stesso".
Mi avvicino alla tavola e la paletta rettangolare è lì, vicino alla lasagna: L'AVEVO GIA' PRESA.
Dicono che la perdita di memoria sia uno degli effetti collaterali dall'allattamento. Ci vogliamo credere?? Cari voi, uomini/padri, abbiate pazienza con le neomamme. Sti pargoli con il latte si succhiano anche le nostre forze vitali!! (Help...)
Che stavo dicendo?
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