sabato 10 novembre 2012

Se il linguaggio non è un problema

A volte una coppia è tale perchè vive quotidianamente un gioco di interpretazioni linguistiche da cui gli altri sono esclusi. GIUSTAMENTE direi. Perchè non possono capire. 

Vi spiego perchè, ma prima serve una piccola premessa.



Culla. Definizione della Treccani: lettino per bambini neonati e lattanti, generalmente costruito in modo da poter oscillare, e fornito di cortine o altri mezzi per la difesa contro la luce e gli insetti molesti.

Definizione di culla del mio LUI: qualsiasi luogo dove può essere posizionato il bambino.

Quindi:
quando era piccolo e dormiva nella navicella (culletta) del passeggino LUI diceva che dormiva nella culla. E ce pò sta.
Quando è passato nel lettino con le sbarre LUI ha continuato a chiamarlo culla.
Quando è sul passeggino, per LUI è sulla culla.
E se per caso si trova sul letto nostro o su quello del fratello? E' sempre culla, diciamocelo!

Quindi 2:
se gli chiedi dove è il bambino e ti risponde "è sulla culla!", magari pure stizzito perchè non lo sapervi e lo dovevi sapere, (madre degenere) devi fare subito mente locale e andare per eliminazione. Dunque. Il passeggino è qui, quindi il bimbo è in un'altra stanza. Sul letto no. Sarà sul lettino? Bah. Strategia adottata: fare il giro della casa e trovare il pargolo da sola.

E capita poi che ti telefona quando sei uscita e LUI è rimasto a casa con il pargolo: "dov'è il pezzo davanti della culla?". Mmmmm....il pezzo davanti della culla...."daiii che non lo trovo". Enattimo! Devo pure pensare a quale culla ti riferisci e andare per esclusione!. "Il pezzo blu!". Ah, ecco. Ho capito. Sta parlando del passeggino. Problema risolto, almeno per ora.

Poi ha iniziato con il ciuccio. Ma questo è più facile perchè ciuccio per ora ha solo due varianti: quello classico e il biberon. Quindi se ti dice che ha sete o se gli sta dando da mangiare sai che cerca il biberon.
Elasticità mentale ragazza!!

E ultimamente siamo al tovagliolo. Quello di carta, che usiamo tutti a tavola, è anche utile per pulire la boccuccia del pargolo all'ora dei pasti e per ripararsi da sputacchi ciclonici improvvisi.
Ma quando LUI ti chiede "dov'è il tovagliolo blu?" sai che non è quello di carta. E' il bavaglino lavabile (se non l'avete compratelo prendetelo, io ho questo, comodo perchè si pulisce con la spugnetta dei piatti). E se gli fai notare che è un bavaglino e NON un tovagliolo, LUI di nuovo ti risponde stizzito: "vabbè è uguale, tanto capisci se dico che è blu".

Certo, ha detto che è blu, d'altronde sono io che devo capire.







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