sabato 24 novembre 2012

Vito mannaggia a te!

"Vito!!!!! Vitooooo!!! VITOOOOO!!!!!!!"
Il tipo con gli occhiali scuri ha iniziato a correre urlando e agitando le braccia come un forsennato.
A noi genitori, che eravamo al parco a pascolare i figli, si sono subito rizzate le antenne. Eccolo là. Si era perso un bambino. L'incubo di ognuno di noi che consumava davanti ai nostri increduli occhi. 

Mentre il tipo continuava a correre abbiamo iniziato a guardarci intorno anche noi, casomai si materializzasse in qualche punto un bambinetto spaurito e spaesato. Niente. Vito, dove sei finito?



"Vito mannaggia a te!"
Molte persone nei momenti di crisi iniziano ad imprecare.

"Aspetta che ti prendo e vedi che ti faccio!"
E a minacciare.

"Se non mi dai retta ti abbandono in un canile hai capito??"
Adesso però sta un tantinello esagerando.

Poi abbiamo capito.
Vito stava tornando indietro. Correva con le orecchie che svolazzavano dietro la sua capoccetta di jack russel.
Vito: IL CANE.

Tacci vostra. 
Ma quand'è che smetteremo di chiamare gli animali con i nomi delle persone??
Poi vi lamentate anche se sorgono degli equivoci?

Quando dovevo decidere come chiamare mio figlio stavo valutando il nome MILO.
Poi ho incontrato in ascensore un ragazzo che abita al piano sopra il mio. Era con il suo cane, uno di quelli bassi con il muso schiacciato e la lingua perennemente all'infuori. 
"Carino! Come si chiama?"
"Milo!"
Appunto. Potevo chiamare mio figlio come il cane che vive sopra di noi?

Poi al parco ho conosciuto anche i pelosi CLARA, STELLA, MIA e GIACOBBE.
(Giacobbe!!! E gli evangelisti che si rivoltano nella tomba)

E che dire della ormai famosa gallina FILIPPO?

Poveri figli nostri, poveri noi. Poveri sti animali. Che mondo strano il nostro.

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