domenica 16 dicembre 2012

I gonfiabili

Parlavo al telefono con il mio amico Stefano, felice neo papà.
Tra le altre cose discutevamo dei nostri pargoli (il suo primo ha l'età del mio secondo) e ad un certo punto è uscito fuori l'argomento GONFIABILI.
Lui, poverino, ne parlava come se la cosa non lo avrebbe mai riguardato, come qualcosa di estraneo e lontano. Vero. ma solo per il momento, gli ho fatto SADICAMENTE notare.

Il fatto è che i bambini di oggi, IMPAZZISCONO per i gonfiabili.
Se avete un figlio che non li ama ritenetelo pure una specie rara e ritenete voi stessi molto fortunati.

Vicino casa mia hanno aperto Gommolandia e mio figlio maggiore ha commentato l'evento dicendo: "hai visto mamma che fortuna che abbiamo??hanno messo i gonfiabili proprio vicino casa nostra!!"
Che fortuna!!!
D'altronde, io li odio. Che vuoi che sia.

Gommolandia non è altro che un luogo al chiuso pieno di gonfiabili e dove puoi trovare anche i tappeti elastici e le macchinette che fanno UAAUUAAA AUUAA UAAAA ogni volta che infili una moneta o spingi un pulsante.
Una gioia per i piccoli e un salasso per il portafogli.

Urla di bambini scatenati, pianti, macchinette che fanno UUUAAAA UUUUUA AAAA, genitori che urlano...livello di decibel elevatissimo...

Il problema è che molti bambini fanno la festa di compleanno a Gommolandia. E quindi che fai non ce lo porti? 

Alle feste di compleanno sono riservati 6 box. In ogni box c'è un tavolo circolare, un frigorifero e 12 sedie. I genitori portano il buffet e fanno public relation mentre gli invitati alla festa zompettano per tutto il locale mischiandosi a quelli delle altre feste e al pubblico di avventori occasionali. 
Non so se riuscite a immaginare il caos.
Poi arriva il momento della torta. Una voce all'altoparlante richiama gli invitati all'ordine e parte il "tanti auguri" registrato a cui tutti si accodano e che si interrompe al momento del nome del festeggiato così che tutti possano spegnere le candeline contemporaneamente.


A fronte delle mamme che rabbrividiscono troviamo invece dei bambini entusiasti che quando li riacchiappi per portarli a casa sono lerci e zuppi di sudore.
(a meno che non facciano come un amico di mio figlio che ogni volta che entra da Gommolandia deva "fare cacca" e passa quindi gran parte del pomeriggio al bagno. Per la gioia dei genitori che gli pagano l'ingesso).

Poi al momento di andare via nessuno si schioda, è chiaro.
Ma ci è di aiuto di nuovo la voce all'altoparlante che intima al chiusura.
(Quindi mettetevi l'anima in pace. Si resta fino alla chiusura).

E quando finalmente esci senti nelle orecchie uno strano fischio, a tratti simile al rumore dell'asciugacapelli, ma che a me ricorda tanto i fischi nelle orecchie che sentivo quando uscivo dalla discoteca (bei tempi!!!!).
Solo che in questo caso non sei uscita dalla discoteca.

E quando pensi che almeno per quel giorno è finita tuo figlio ti guarda con occhi da cerbiatto e ti chiede quand'è che ce lo riporti.

E mentre sigli la tua nuova condanna con quella promessa pensi a quanti soldi fanno quelli di Gommolandia e ti chiedi perchè hanno aperto proprio vicino casa tua.


2 commenti:

  1. Concordo. Come fai a non portare un bimbo ai gonfiabili???? Peccato che quando ero piccola non esistevano!!!!

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  2. Già..adesso mi hai fatto pensare a quello che c'era quando ero piccola io...

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