lunedì 14 ottobre 2013

Datemi un martello

Ho rivalutato Rita Pavone, ebbene sì, lo ammetto.
No, non è una cantante dei tempi miei...
Ma ho sentito la sua canzone "Datemi un martello" e ho pensato: "quanto ha ragione!!". Avrei una sfilza di persone a cui darlo in testa....
... a proposito ...


io non lo so se è una prerogativa della scuola di mio figlio, ma mannaggia alla miseria.
Sono andata alla sede centrale per consegnare il modulo in cui i genitori indicano le persone delegate a prendere il bambino all'uscita di scuola. Premetto che sono abbastanza precisa quindi era tutto compilato, firmato in ogni parte, corredato di fotocopie dei delegati.
Entro con i miei foglietti in mano e trovo il primo ostacolo: la bidella che crede di reggere il mondo con un dito.
LEI: "Ehh no è!! Proprio no!"
IO: "Scusi...ma no, COSA??"
LEI: "Non mi faccia vedere che entra con dei fogli in mano perchè non è orario ehh!! Non è neanche il giorno giusto!!"
IO: "Ma se non sa nemmeno quello che devo fare!! Devo consegnare il modulo..."
LEI: "E lo vede che ho ragione? Niente moduli a quest'ora! E' tardi! E' tardi!"
(Ore 10:20 a.m.)
IO: "E quali sono gli orari e i giorni per consegnare le deleghe?"
LEI: "Tutti i giorni! Ma dalle 8:45 alle 10. certo tranne il venerdì e il sabato e tranne il martedì che si può venire di pomeriggio".

Apro bocca, ma non faccio in tempo a replicare...

LEI: "No, non mi chieda niente perchè non posso! Non mi chieda di provare a entrare perchè proprio non si può, il preside è stato tassativo! Ho provato a spendere tutta la mia autorità (la sua autorità??) con i colleghi, ma niente, non c'è stato nulla da fare. No posso far passare NESSUNO".
Azz...

IO: (cercando di mantenere la calma) "Scusi tanto, ma almeno potreste avvertire che ci sono orari così rigidi! Mio figlio va in una succursale, io qui devo venire apposta e non ho letto nessun cartello!"
LEI: "Ah no non dica così eh! Io ne ho fatte dodici di fotocopie, DO-DI-CI...e se le ho fatte io lo dico con certezza!!"
IO: "Ma sa se le hanno appese queste fotocopie?"
LEI: "No, ma...non posso comunque farla passare e bla, bla, bla e infinitamente bla!"

Stava ancora farfugliando qualcosa quando con soddisfazione mi sono chiusa la porta alle spalle.

Nel giorno e nell'orario giusto, di fronte a un'impiegata.
LA TIPA: "Ha fatto la seconda copia?"
IO: "Seconda copia?"
LA TIPA: "Sì...di tutto...sono cambiate le direttive..."
IO: "Senta...è la terza volta che vengo qui..."
LA TIPA: "Lo so, ma non dipende da me".

E quindi dovrò tornare per la quarta (e speriamo ultima) volta.

Tacci vostri.
Ecco perchè poi ti viene in mente Rita Pavone.







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