lunedì 21 ottobre 2013

Sciopero della fame

Qualche giorno fa avevo scritto un post e poi l'ho cancellato.



Avevo preso spunto dalla storia di Imma, una mamma che si è vista allontanare dalla figlia in seguito alla decisione del tribunale di Milano e per protestare aveva avviato uno sciopero della fame durato all'incirca una settimana.
Ho cancellato il post perchè mi sono arrivati subito commenti su questa storia, di persone che asserivano di conoscere lei o l'ex marito, che commentavano l'accaduto e via dicendo. Entravano nel personale.
Ecco, non era questo il mio intento.

Io non conosco la storia a fondo, nè i personaggi coinvolti.
Avevo preso spunto da quanto accaduto per fare un discorso generico, non volevo strumentalizzare nè che si strumentalizzasse la cosa. Non volevo prendere parte.
Volevo solo dire che ho pensato al dolore che avrei provato se qualcuno mi avesse tolto uno dei miei figli. 

Il punto è che io sono una di quelle persone che non ha fiducia nel sistema giudiziario italiano e ogni volta che sento parlare di un caso (in qualsiasi ambito), mi chiedo quale sia la realtà dei fatti, a dispetto di quello che si racconta.
Credo che ci siano giudici bravi e giudici che non lo sono affatto. Quello che mi spaventa é un sistema strutturato in modo tale da considerarli quasi infallibili.
Parlo a ragione, perchè io, nel mio piccolo, mi sono scontrata con tutto questo. E ci ho messo due anni per affermare le mie ragioni. Due anni in cui ho conosciuto il marcio, le lungaggini burocratiche, l'incompetenza di certi personaggi che rendono la vita difficile ai colleghi che in gamba lo sono davvero.

Il fatto che questo sistema possa entrare anche nell'ambito degli affetti mi fa paura. Perchè non è infallibile. 

Volevo solo dire questo.



Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...