Chiusure di fine anno

E poi ci sono i periodi come questo in cui non sai a chi dare i resti.

Siamo in fase di chiusure: scuola, corsi, scadenze di lavoro. E tutto si somma.

I bimbi sono impegnati a turno con recite/saggi di fine anno scolastico in giorni e orari differenti, la prima recita della serie si è svolta sotto il sole cocente delle 14,40 di un torrido giovedì di maggio in un giardino polveroso strapieno di parenti a rischio collasso. A parte qualche nonno che ha abbandonato il campo prima della fine, tutto è andato bene ed è stata anche la gioia del bar di fronte la scuola che si è visto invadere da decine di persone in cerca di bibite o gelati.

Ma il bello di questi momenti è quello di essere tutti insieme e diciamo che ci proviamo barcamenandoci tra malattie e uscite anticipate dei fratelli (ho mai detto che quest'anno ho la fortuna di avere i figli in tre scuole diverse? Nel senso di tre edifici diversi? Nel senso di tre posti che aprono e chiudono ad orari differenti?).

Poi ci sono altre cose da considerare.

Tipo le chat che impazziscono.

Ora, io vorrei dire molto su questo argomento e prima o poi penso scriverò un post a parte.

Ho tre gruppi di mamme, ho il gruppo del basket di mio figlio maggiore e diversi altri di lavoro/amici.

Ma le mamme.

In questi giorni di fine anno si sono scatenate quelle della materna con la tragedia della ricerca di una maglietta marrone per la recita di fine anno, che io capisco il problema, ma oltre 100 messaggi in una giornata sulla "maglietta marrone", non  so come dirlo, mi stavano mandando ai pazzi perchè poi, oltre al "piripì" del messaggio che arriva da quel gruppo si aggiunge anche il "piripì" di quello che arriva dagli altri gruppi e ci sono giorni che mi sembra di stare sempre al telefono senza mai dire nulla tra l'altro.

Perchè non tolgo la suoneria? Perchè le notizie delle mamme, maglietta marrone a parte, sono molto utili: scioperi, uscite anticipate, pidocchi, emergenze varie. Ogni giorno ce n'è una.

Ma il bello è stata la chat delle mamme del nido nella stessa giornata in cui le mamme della materna si sono scatenate sulla maglia marrone.

Ma tu, che hai un figlio al nido che manco parla, ma che mi devi dire in 30/40 messaggi?

Credo di aver avuto un dejavu.

Le mamme parlavano della difficoltà di trovare una maglietta bianca per la giornata di chiusura del nido.

Ma stiamo scherzando? Posso capire il marrone che dai, è un colore poco usato, ma una stramaledetta maglietta bianca a maniche corte come fai a non trovarla? Ma dove abiti, su Marte?

Poi io lo so che posso risultare polemica e pesante perchè mi rendo conto che per altre persone questi sono problemi veri, quindi faccio quello che fanno i saggi (o credo): taccio e tiro a campare mentre il telefono continua a emettere suoni a questo punto abbandonato in un angolo lontano della casa.
Lato positivo della questione: ho imparato a non essere più telefono-dipendente.

E poi ti ammali.

Il bello di questo periodo sono anche gli sbalzi climatici che ti fanno apprezzare tutte le stagioni nel giro di qualche giorno e perchè no, a volte dello stesso. Esci facendo la splendida dicendo che no, stavolta il giacchetto non lo porti perché la tua borsa è sempre troppo piena e tanto c'è il sole e fa caldo. Tutto vero, peccato che appena il sole tende a fare capolino arriva anche un venticello gelido che ti penetra nelle ossa fino in fondo.

E' questo il mio ultimo ricordo di circa 10 giorni fa, quando cioè ho iniziato ad ammalarmi. 

Perchè giugno si sa, è un ottimo mese per prendere una bella influenza di quelle che ti stendono con febbre, tosse, mal di gola e tutto ciò che di altro ci si può aggiungere.

Parlo di me, perchè i figli se la sono cavata con poco.
E quando il peggio sembrava essere ormai giunto tempestivo e il mio umore era a terra perchè stare ferme è una cosa che odio, la ruota ha ripreso a girare dalla mia parte e come la fenice ho iniziato a riemergere dalle mie ceneri. W il mio medico.
Lato positivo della questione: ho perso 3 kg.