martedì 3 aprile 2012

Buonanotte

Un apparecchio per i denti colorato: giallo, blu, rosso e verde.

Mia madre che decide di ristrutturare il bagno e sceglie per la parete vicino al lavabo una carta da parati di feltro e tessuto celeste e bianca.

E tante altre cose.

Sono ricordi sparsi quelli che mi hanno assalita appena ho aperto (scollato) gli occhi questa mattina, tutti accomunati da un unico filo conduttore: IL NON SENSO.

Ora, le ipotesi sono le seguenti:
  1. Sto impazzendo;
  2. Sono sempre stata pazza e me ne sto rendendo conto solo adesso;
  3. Ho seriamente bisogno di dormire.
Il fatto è che la notte scorsa i pargoli mi hanno massacrata. Uno parlava nel sonno, urlava "MAMMAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!" mentre dormiva profondamente, poi si scopriva, poi doveva andare in bagno...
L'altro, il piccolo, oltre alle classiche poppate scadenzate, ha deciso di farsi venire gli ormai consueti attacchi di coliche. Se non era sveglio si lamentava e incredibile ma vero RUSSA! Ecco, il neonato che russa può essere uno spettacolo, ma non ve lo consiglio. Bello per farsi una risata, ma non per passarci la notte accanto.

Immancabile la solita ca.... di gatta sul balcone che miagola appena ti vede passeggiare (prima o poi i vicini si rivolteranno e quando lo faranno spaccerò il pianto della gatta per quello del neonato e viceversa a seconda delle esigenze :) ).

La carenza di sonno riesce a farti fare cose assurde. Un mio amico, neo papà, è stato sorpreso a dormire munito di occhiali da sole sulla spalla di una bambina, nella sala di attesa del dentista.

Mio zio, che dentista lo è davvero, mi ha poi confessato di aver trapanato una carie mentre una paziente gli russava in faccia.

Insomma, se vi capita di incontrare qualcuno che è stanco davvero, che si trascina a fatica, che ha delle occhiaie visibili e inconfondibili, non siate scontrosi perchè prima o poi potrebbe capitare a voi. Se siete donne, non state lì a squadrare la malcapitata per vedere come è vestita o se ha le scarpe intonate alla borsetta: magari quella donna sta lottando per la sopravvivenza. Se siete un datore di lavoro, venite incontro al vostro dipendente, magari concedetegli la possibilità di recuperare a fine giornata i 5 - 10 minuti di ritardo con cui è arrivato. In fondo ci vuole poco, davvero poco.


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