Quando il bambino va al nido per la prima volta i genitori devono fare l'"inserimento". Ciò significa sostare fuori dall'aula, rimanendo a disposizione delle maestre che ogni tanto fanno entrare in classe il papà o la mamma per far capire al bambino che si trova in un ambiente amico e familiare.
Tra i genitori che aspettano trovi quello che gioca con l'Ipad, quello che prova a lavorare, quelli che fumano e poi ci sono quelli/e che hanno voglia di chiacchierare. Le peggiori, secondo me, sono le mamme in preda alla crisi da distacco.
Apparentemente vogliono che il figlio/a si inserisca al nido, in realtà sfanno di tutto per tenerselo appiccicato addosso. Con questi soggetti le maestre non hanno vita facile. Si riconoscono subito: ogni 5 minuti si alzano a controllare, cercano di sbirciare dalla finestra all'interno della classe, poi tornano al indietro e si siedono. Attendono con lo sguardo perso nel vuoto, impanicato. Poi all'improvviso, animate da non si sa quale fobia, si riprendono e si rivolgono al primo essere umano nei paraggi. Che nel caso in questione sarei io.
"Hai visto?"
"Cosa?"
"La maestra gli ha dato le matite colorate!"
...
"E quindi?"
"E se cadono con una matita in mano e si infilzano un occhio??"
... (scatola di matite = arma di distruzione di massa)
"Ahh...Sì... Scusi sà, non è che lei ha qualche grado di parentela con un certo KING. Di nome fa Stephen...".
"Come?"
"Niente, niente, lasci stare.."
Il caso era patologico. In occasioni come queste vale il detto "chi ha più testa la usi". Dalla serie, ti puoi mettere mai a parlare con una così??
Nessun commento:
Posta un commento