mercoledì 30 gennaio 2013

Dannatissima influenza

LUI (che mi urla dal letto sul quale è sdraiato): "Dove stai?"
IO: "Bene!"
LUI: "Sì, ok, ma dove stai?"
IO: "BENE!"
LUI: "NO, ho detto DOVE stai?"
IO: "Ahhh!! In salone!"
LUI: "Allora mi porti il telefono??"

No, non è una conversazione tra matti (o forse lo è ma sono matta e non me ne rendo contro). 



E' che oggi è una dannatissima settimana che siamo rinchiusi dentro casa, morti, stravolti, ubriacati dai fumi di questa dannatissima influenza (se non l'avessi già scritto due volte aggiungerei dannatissima).
E sono qui a scrivere perchè sto meglio, anche se ho ancora le testa ovattata.
Meglio significa che non ho più il naso che mocciola senza pietà e sono finalmente riuscita ad usarlo per ciò che serve:respirare.
Meglio significa niente più febbre.
Meglio significa avere solo un pò di tosse e un pò di raffreddore residuo.
Nel complesso, mi sento come se mi avessero passato sotto un rullo compressore.

Ho capito che stavo migliorando quando ho iniziato a sentire di nuovo la puzza del pannolino sporco. Sì lo so, non è poetico, ma è la realtà.
E poi i sapori...uhhh che meraviglia il cibo. Per una settimana è come se avessi masticato carta: stessa soddisfazione.

Sembrava infinita quest'influenza. Non passava più.
Ad aggiungersi ai sintomi sopra descritti è stato il sonno tremendo. Un pò per la fiacca, un pò perchè dormire senza respirare è impossibile.
In alcuni momenti sono andata totalmente in APNEA.
Mi è capitato di svegliarmi al mattino rendendomi conto che stavo dormendo con 2 cuscini sotto il capo, le mani sul petto  e la bocca totalmente aperta. 
Roba che manco una salma!

Mi chiedo se anche le strafighe quando stanno male sono brutte come me e magari girano per casa arrotolate nella vestaglia di pile.

Almeno non sono stata sola.
Anche LUI si è ammalato ed è stato peggio di me: febbre altissima.
Il mio gigante è stato steso dall'influenza :).
Mi rendevo conto di quando gli faceva effetto la tachipirina perchè passava da uno stato di semi-incoscienza (in cui si limitava a giacere sul letto arrotolato nel piumone modello baco da seta), ad uno stato di totale incazzatura (in cui iniziava a inveire contro i virus, gli sbalzi di temperatura, ecc.).
"Questo raffreddore è INUMANO", mi ha detto, "non è possibile che dal naso non riesca a passare neanche un filo di aria".
In effetti la sensazione che avevo anche io era quella di avere un tappo di cemento nelle narici.

Abbiamo passato la settimana  a confrontarci sui rispettivi sintomi. Urlando come pazzi perchè nessuno dei due riusciva a sentire l'altro, talmente eravamo ovattati a causa del dannatissimo raffreddore.

E in tutto ciò ciò ci siamo smazzati il pargolo piccolo (salvo qualche intervento dei santi nonni arrivati in soccorso).

Ma mentre io miglioravo, LUI no.
Alla fine non c'è stato niente da fare: il medico ha disposto che dovesse prendere l'antibiotico.
LUI: "Sì, ma, hai visto quanto è grossa sta pasticca?"
IO:"Lo so, ma la devi prendere"
LUI:"Ma, mezza?"
IO:"Perchè mezza? La devi inghiottire tutta!"
LUI: "Ma questa è una botta, ma non è che mi causa qualche effetto collaterale?"
(la mia faccia rassegnata)
LUI con la pasticca tra le labbra.
IO: "Allora la mandi giù, sì o no??"
LUI: "Sono ancora in tempo..."
(la mia faccia e non aggiungo altro).

Alla fine l'ha presa e sta meglio. E oggi pure io. Almeno fino a quando non ho acceso la tv e ho sentito al tg che il picco dell'influenza deve ancora arrivare: è previsto per febbraio. Ecchecca...





1 commento:

  1. Anche da noi è passata....ma a me non mi ha manco sfiorata....eppure io due gg a letto, in casa ma da sola....come me li sarei fatti!!! Ma da sola!!!

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