lunedì 29 luglio 2013

Vicini del terzo tipo

E' in una torrida giornata estiva che accade l'imprevedibile.
Roma, fine luglio. Il termostato segna 40 gradi e lo sport preferito di chi è rimasto in città è diventato imprecare contro caldo che non concede tregua. Io sono diventata una campionessa, che ve lo dico a fare. 
Per di più ho un'aggravante: tre figli piccoli che non posso far uscire nelle ore in cui il sole picchia. E quindi in attesa di partire per le meritate vacanze passiamo ai domiciliari gran parte della giornata.
Per fortuna abbiamo un bel balcone.


"Aiuto!"
Un bel balcone da cui ieri mi sono affacciata preoccupata dopo aver udito le grida disperate di una donna!
"Aiuto! AIUTATEMI! AAAAAHHHHH!!!"

Ecco. Non è che sembrava una donna in difficoltà. Sembrava una persona che stavano scuoiando viva!
Grida allarmanti che si sono diffuse nell'etere meglio di un segnale radio, tant'è che non ero la sola affacciata al balcone: con me c'erano tutti i condomini rimasti nei tre palazzi circostanti.
Per di più, dopo un pò si erano radunate una quindicina di persone nel parco condominiale.
Questo giusto per farvi capire l'entità dell'accaduto.

Perchè un minimo di coscienza qualcuno di noi ancora ce l'ha e sentire una donna che si strazia fa scattare un campanello d'allarme.

Passavano i minuti e le urla andavano avanti. Ci siamo guardati da un balcone all'altro e nemmeno con l'aiuto di chi era giù nel parco siamo riusciti a capire da quale piano provenissero.
Intanto l'orologio andava avanti.
Dopo una breve consultazione abbiamo deciso di chiamare la polizia.

Poteva trattarsi di una banale lite familiare.
Banale si fa per dire, perchè aveva messo in allarme tutta la via.
Ma c'era una donna che chiedeva aiuto, quindi meglio segnalare la cosa.

Quando i poliziotti sono arrivati sul posto si udivano ancora le urla.
Non so per quanto le ho sentite echeggiare nelle orecchie, forse un paio di ore.
Con l'aiuto di un condomino i poliziotti sono entrati nel palazzo.

Dopo una decina di minuti, il silenzio.
Poi di nuovo.

Quando i poliziotti sono finalmente usciti hanno raccontato alle persone davanti al portone (le quali hanno riferito alla signora del palazzo accanto, che poi ha urlato a me dal suo balcone (pare il telefono senza fili lo so) ) che si trattava di una giovane coppia che stava litigando. Loro, dopo aver verificato che sia lei che lui stavano bene, non potevano fare nulla.

Allora io vorrei dire una cosa alla donna che urlava:
"Chicca, se litighi con il tuo uomo e fai mobilitare tre palazzi qualche problema serio ce l'hai. Spacca i piatti, distruggi tutto, ma santa miseria NON CHIEDERE AIUTO!"

La tipa, hanno riferito i poliziotti, era anche sorpresa del loro arrivo e quando le hanno suggerito di darsi una regolata ha ribattuto che loro e noi vicini dovevamo, come dire...farci gli affari nostri.

Pure.
La gente è proprio senza ritegno.


3 commenti:

  1. Ti giuro che non ho parole!!!! Una volta e' successo di assistere anche a me di assistere ad una furente lite di coppia....tanto che abbiamo chiamato la polizia....a cui è' stato detto che era tutto ok.....nonostante le mani....alzate.

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  2. Ciao ti ho conosciuto grazie a Kreattiva, mi unisco alle vostre "non parole"...roba da matti!!!! :P ti aspetto da me se ti va! sono una tua nuova Follower..un saluto!
    http://ildiavolovesteradicalchic.blogspot.it/

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