giovedì 19 dicembre 2013

Il quadro

C'era un quadro appeso nel mio soggiorno.
Un quadro che non mi è mai piaciuto. Era legato ad una storia passata e conclusa, ma a prescindere da questo, era un quadro che mai mi sarei comprata. Infatti non l'avevo comprato io.
Tutte le sere mi sedevo a tavola e iniziavo a mangiare. Dopo un pò invece di masticare iniziavo a ruminare guardando in cagnesco quel quadro.
Una deficiente, penserete voi.

Se ci fosse stata una telecamera nascosta sarei una donna rovinata.
Vi sembra un comportamento stupido?
Forse lo è. Insomma, ti pare che una donna grande e vaccinata ce l'abbia con un quadro? Con un oggetto?
In realtà è un comportamento abbastanza comune. Siamo talmente assuefatti a ciò che ci circonda che nemmeno facciamo caso ai dettagli che ci disturbano e che potrebbero essere eliminati.

Poi però arriva un giorno in cui magicamente ti scatta la scintilla e ti domandi: "ma per quale motivo devo guardare tutte le sere un quadro che oggettivamente mi fa schifo? Di cosa ho paura, della parete vuota?"
E stato quello il giorno in cui mi sono alzata da tavola e ho staccato quell'orrore dalla parete.
Sul muro c'era il segno, ma pazienza.
I segni possono essere cancellati o coperti.
Saprai sempre che lì c'è stato qualcosa che non ti piaceva, ma dipende da te cosa metterci in futuro.

Oggi in quel punto della parete c'è un quadro nuovo. E' un quadro astratto, dai colori sgargianti, lo stile che piace a me. In origine era una stampa. Io e mio figlio maggiore siamo andati da un rivenditore qui vicino casa e una ragazza dai capelli blu ha trasformato quella stampa in un bellissimo quadro, aggiungendovi i colori che noi avevamo scelto.
Oggi è un bel ricordo.

Proposito per il nuovo anno: eliminare le scorie del passato e circondarmi di oggetti che un domani potranno essere solo bei ricordi.


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