venerdì 24 gennaio 2014

Telelavoro e Roma che muore di traffico

Sondaggio: "Lei pensa che in futuro, grazie al telelavoro, molte più persone lavoreranno da casa?". 

Mmm...


Interessante questo sondaggio a cui mi sono sottoposta. Anche perchè molte delle domande che mi sono state rivolte me le sono già poste io nel mio piccolo.
Telelavoro. Sì. Ho risposto che secondo me sarà sempre più diffuso. O almeno è quello che mi auguro.
Il telelavoro è già diffuso per molte figure professionali. Giornalisti, creativi, free lance in generale. 
Il mio augurio è che con il cambio generazionale al vertice di molte grandi aziende si superi il nostro vecchio concetto di lavoro. Sì perchè in Italia, molti di voi lo sanno benissimo, vieni considerato un buon lavoratore se passi più tempo in ufficio degli altri. In alcune realtà pur di non perdere il lavoro i dipendenti fanno a gara a fare gli straordinari (spesso non pagati) per paura di essere licenziati e per dimostrare di non essere da meno dei colleghi. Un cane che si morde la coda insomma. 
Poi ci sono i capi che se tu vai via allo scadere del tuo turno di lavoro ti dicono che "non va bene", "che non devi far vedere che scappi appena finisce il turno", "che sembra che vai lì solo per lo stipendio".
Domanda: perchè?

Insomma, se ho lavorato le ore che dovevo, perchè non dovrei andare a casa?
Peggio: se ho finito il lavoro che mi spetta, perchè devo stare a fare muffa sulla sedia?
E ancora, se non lavoriamo per lo stipendio, ma che lavoriamo a fare??
La passione nel lavoro?
Ma vi rendete conto che oggi in Italia la maggior parte delle persone si accontenta di fare un qualsiasi lavoro pur di guadagnare e che secondo le statistiche sono poche quelle che svolgono il lavoro per il quale hanno studiato? 
Se svolgiamo comunque il nostro lavoro onestamente, perchè dobbiamo essere ripresi?

Peggio nel caso delle mamme. 
A volte i capi per dispetto, sì, per dispetto, ti affibbiano lavori "urgentissimi" cinque o dieci minuti prima della fine del turno. "E se ogni tanto capita non ti devi lamentare".
Sì. Peccato che magari appena finisce il turno una madre deve correre come una pazza spingendo a tavoletta il pedale dell'acceleratore, rischiando di rompersi l'osso del collo tutti i  giorni, perchè anche i figli hanno finito la loro giornata e i cancelli della scuola stanno per chiudere.
Peccato che quando una mamma va a lavorare e non ha aiuti è obbligata a lasciare i figli al pre-scuola e poi al post-scuola e quindi entrano e escono una-due ore prima e dopo l'orario di ufficio.

Peccato che quando i capi pensano di fare un dispetto ai dipendenti in realtà lo fanno a dei bambini.

La verità è che siete vecchi. Vecchi di testa, vecchi nell'animo. Vecchi nel senso di antichi, non al passo con i tempi.
Alcune aziende (in genere quelle americane), lo hanno capito da tempo: un lavoratore soddisfatto è un lavoratore più produttivo. Quindi ok al part time per le mamme, ok al telelavoro ove possibile, ok agli orari flessibili (entro prima, esco dopo oppure recupero, basta che lavoro quel tot di ore a settimana).
Me ne parlava una mamma, che è anche un chimico, che ha la fortuna di lavorare in una realtà come questa.

Quindi sì. Mi auguro e spero vivamente che il telelavoro sia sempre più diffuso.
E vi aggiungo anche un altro motivo.
Ho molte amiche che rinunciano a lavorare perchè il loro ufficio è troppo lontano da casa. Non è pazzia, è che se vivi in una capitale come Roma che muore nel traffico spostarsi da un capo all'altro della città significa spendere due-tre ore per andare e per tornare.
E come fai se i cancelli della scuola di tuo figlio aprono alle 8,30 e tu per essere al lavoro in orario devi metterti in macchina alle 6.30? Dove lo lasci quelle due ore?

Ci hanno provato in tanti a risolvere questo problema del traffico a Roma, almeno così dicono.
Io non ci credo.
Penso che i miei discendenti un giorno andranno a visitare i cantieri della metro C che diventeranno il nuovo museo a cielo aperto quando i Fori Imperiali si saranno sgretolati.
Penso che il trasporto pubblico non sia valorizzato.
Penso che il comune dovrebbe fare una gara per far nascere un servizio di trasporto privato da affiancare a quello pubblico, che gli utenti potrebbero utilizzare sempre pagando un biglietto o un abbonamento. Penso anche che non lo faranno mai perchè funzionerebbe cento volte meglio di quello pubblico.
Penso che le società che ritardano i lavori della metropolitana dovrebbero essere sostituite o pagare una penale. E una multa se i lavori vengono fatti male.
Penso che la gente si mangi troppi soldi.

Quello che posso fare io è questo: cresce i miei figli in modo diverso, renderli persone pratiche, capaci di stare al passo con i tempi.
Perchè saranno loro a sostituire il vecchiume che vedo in giro, visto che alla mia generazione oggi viene impedito di farlo.


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