giovedì 17 aprile 2014

Cronaca di uno sgombero

Forse qualcuno ne avrà sentito parlare dello sgombero avvenuto nel quartiere Montagnola, a Roma. Si tratta esattamente dello stabile occupato di cui parlavo qualche giorno fa nel mio blog e ne parlavo perchè si trova proprio di fronte alle finestre di casa mia. Questa occupazione l'ho vissuta in prima persona, da spettatrice costante e ho visto cose che non mi hanno convinta. 

Tutto era iniziato una decina di giorni fa, quando, appoggiati dai i movimenti per la casa, circa 200 famiglie avevano occupato un'ex sede Inps di proprietà dell'Inarcassa, la cassa degli architetti. L'operazione era stata indolore, se non fosse stato per gli striscioni rossi e alcuni manifestanti sul tetto forse anche io, come accaduto a molti nel quartiere, non mi sarei accorta di nulla. Gli occupanti si sono rivelati persone tranquille, si notavano solo passando davanti al cortile dell'edificio.
Poi è arrivato mercoledì 16 febbraio. Sono uscita di casa di buon'ora per portare a scuola mio figlio e alla fine della via ho trovato parcheggiate una decina di camionette della polizia, una cinquantina di agenti in tenuta antisommossa, pattuglie dei vigili urbani e per non farci mancare nulla più tardi sono arrivati anche carabinieri e finanzieri. Al mio ritorno, circa mezz'ora dopo, ho trovato una macchina dei vigili urbani che mi impediva di transitare verso casa.
"Dove va?", mi ha chiesto la vigilessa.
"A casa", ho risposto io.
"A casa dove?"
"Guardi, io abito proprio lì".
"Non può andare, stanno sgomberando il palazzo. Lasci la macchina da qualche parte più lontano e vada a piedi, sarà una cosa lunga".
E così è stato.

Lo sgombero è andato avanti per ore. Momenti di calma sono stati alternati da attimi di alta tensione. Ho visto gli agenti iniziare le operazioni, entrando dall'ingresso principale e scavalcando i cancelli. Nel mentre gli occupanti si sono riuniti sul tetto dell'edificio con mestoli, padelle, coperchi e tutto ciò che potesse fare rumore.
Urlavano, sbraitavano, sbattevano quello che avevano in mano, ma a me sono sembrati solo topi in trappola. Insomma, cosa volevano fare? Quanto potevano resistere di fronte a un tale dispiego di uomini e mezzi? Due ore in più? Le forze dell'ordine se ne sarebbero andate solo a sgombero ultimato e lo sapevano tutti, ma ognuno ha recitato la sua parte fino in fondo.
Perchè dico questo.
Perchè di fronte a tante persone che vivono e subiscono il fatto di non avere un tetto sulla testa, ci sono altre persone che sfruttano e cavalcano questo enorme problema. 
Lì sotto il palazzo, poco prima dell'inizio dello sgombero e dei tafferugli, quando gli agenti erano in attesa di ordini, alcuni degli occupanti sono usciti e sono andati al bar a fare colazione. "E poi dammi anche un'insalata e qualcosa per dopo che non potremo scendere". L'ho sentito con le mie orecchie.
Cosa?
Stanno per buttarti fuori da un palazzo con la forza e tu pensi a fare colazione e a prenderti qualcosa per pranzo? Che fai, mentre quelli entrano ti metti da un lato, mangi l'insalata e poi riprendi a urlare? 
E come quella che vi ho descritto ce ne sono state altre di scene. Gente che usciva a fare due chiacchiere per rientrare, chi andava a fare le commissioni, chi amoreggiava come se nulla fosse e via dicendo.
Sarò strana, ma a me non sembrano comportamenti normali.

Ci sono stati scontri, sono arrivate le ambulanze, i feriti sono stati una decina.
I residenti del quartiere erano spaventati, ma la situazione è stata ben gestita. Il quadrante intorno all'edificio è stato completamente isolato da cordoni delle forze dell'ordine e dai blocchi alla viabilità. 

I politici non hanno fatto mancare dichiarazioni sul caso. Le solite inutili parole a commento di un evento che come altri simili poteva essere evitato se fossero state attuate politiche migliori per risolvere il problema della casa. Sono anni che a Roma se ne parla definendola "emergenza abitativa". La verità è che le istituzioni non sono state e non sono attualmente in grado di fornire una risposta a questo problema. 




Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...