lunedì 28 aprile 2014

Vita da genitore

Il livello di attività di un bambino inversamente proporzionale al livello di stanchezza di un genitore.
Che detto in parole povere significa che più tu sei distrutto, più lui ha voglia di giocare/combinare guai/fare qualcosa di pericoloso.

Accade poi, con il secondo figlio (e figuriamoci col terzo!) che se dorme uno sta sveglio l'altro e viceversa. E quando sono svegli, se sono piccoli, vanno controllati a vista tutti in contemporanea anche se sono in stanze diverse.
Si chiama dono dell'ubiquità, con il passare del tempo si acquisisce.


C'è poi un'altra cosa che devi sapere caro neo genitore.
Appena ti siedi tuo figlio ti chiama, deve fare cacca, si spacca la testa, si susseguono tragedie varie.
Naturalmente lo stesso accade quando mangi. 
O quando vai in bagno.
Eh sì. Te le ricordi quelle sedute rilassanti che facevi in bagno, magari con un giornale in mano? Ecco, ricordale bene perchè solo così le puoi rivivere.

Poi c'è la privacy. Quella che non esiste più. Se chiudi la porta, il pargolo deve entrare. Se fino a due minuti prima non ti filava, cambia idea e vuole giocare. Ti chiama. Sempre. Ovunque. Se sei vicino a lui/lei, ti sta in braccio o, in alternativa, ti calpesta.

Ecco, io vorrei tanto sapere perchè soprattutto la sera un figlio ti deve calpestare. Se è sul divano ti cade addosso, se è in piedi il suo piede è sopra il tuo.

Capita quindi che un genitore, che è anche una persona non dimentichiamolo, perda la pazienza.
E se urli ai tuoi figli loro cosa fanno?
Ti guardano con gli occhioni ENORMI come quelli del gatto con gli stivali.
Morale della favola: capisci che sei finito e loro schiavo per sempre.




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