venerdì 2 maggio 2014

L'unione fa la forza

A volte dimentichiamo che ognuno di noi ha un grande potere. Anzi due. Innanzi tutto viviamo in un Paese dove ci è ancora concessa la facoltà di esprimere liberamente la nostra opinione. Grazie alla diffusione dei social network, dei forum, dei blog, abbiamo la possibilità di farla girare, di condividere i pensieri altrui, di dire la nostra su tante cose. E io questa la trovo una cosa fantastica.
Dobbiamo andare indietro solo di una decina di anni per trovare uno scenario completamente diverso, dove l'informazione era calata dall'alto e le opinioni personali rimanevano parole tra amici o conoscenti. Oggi invece grazie ad internet possiamo raggiungere milioni di persone in poco tempo e le notizie nascono anche dal basso, dall'utenza.

Il secondo grande potere a cui mi riferivo è invece la facoltà di scegliere.
Se è vero che possiamo decidere liberamente chi frequentare, in quali locali andare e cosa acquistare, e ritornando a quanto dicevo prima sulla divulgazione delle opinioni, possiamo anche influenzare qualcun altro con le nostre parole e le nostre azioni mi domando: perchè la maggior parte di noi non si accorge di questo grande potere che abbiamo?
Sì, ho detto grande. 

Eppure in altri paesi europei, neanche troppo distanti da noi, l'opinione comune è tenuta in gran conto e in alcuni casi addirittura temuta. Dietro il lancio di un prodotto commerciale, ad esempio, ci sono studi approfonditi e si ragiona diverso tempo sulla scelta del testimonial perchè se ai consumatori non piace la campagna promozionale il prodotto viene boicottato. Mi spiego meglio. Se una pubblicità dovesse rivelarsi offensiva per le donne, le donne smetterebbero di acquistare quel prodotto in favore di altri simili ( il mercato ce lo consente) e le vendite calerebbero. 
Funziona così. I consumatori sono molto attenti. E lo stesso vale quando si trasformano in elettori.
Qui in Italia invece non tanto. Perchè?
C'è questo lassismo dilagante, questo lasciar perdere "perchè tanto non cambia nulla" e via dicendo.
E no scusate. 
Come dicevo prima, viviamo in un paese libero.

Se un programma mi fa schifo sono libera di cambiare canale per contribuire nel mio piccolo ad un calo degli ascolti.
Se un prodotto sfrutta i bambini in Cina sono libera di non acquistarlo.
Se uno schieramento politico presenta l'immagine di una donna che non mi rappresenta sono libera di votarne un altro. 
Possiamo farlo.

Sarò presuntuosa, ma io nel mio piccolo voglio continuare a scegliere con la mia testa e voglio continuare a dire la mia.
E' un pò come quando mi chiedono perchè vivendo a Roma continuo a fare la raccolta differenziata quando poi buttano tutto negli stessi cassonetti, non smistano, non riciclano (i romani pensano questo).
Beh, il punto è questo: io non voglio abbandonare un comportamento che ritengo corretto anche se ci sono persone che scelgono di comportarsi in modo scorretto. E nemmeno voglio condividere ciò in cui non credo. 

Forse servirà a poco, ma se o facessimo tutti?

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