"Clotilde, ma ieri non hai studiato?"
"No, professò, mi ha interrogato la scorsa lezione, che studiavo a fare se sapevo che oggi sicuro non mi chiamava??"
Il mio prof di filosofia al liceo sapeva se studiavo o meno solo prendendo in mano il mio libro. Se avevo colorato le pagine assegnate avevo studiato, altrimenti no.
Al tempo non lo sapevo ancora, di avere questa caratteristica, sapevo soltanto che mi piacevano i colori. Adoravo i pastelli, avevo bisogno di colorare per memorizzare la lezione e anche oggi, non mi sognerei mai di abitare in una casa mono colore.
Pensavo fosse una semplice inclinazione la mia.
Invece anni dopo ho scoperto che le persone si distinguono in tre categorie a seconda del senso che prediligono: visivi, uditivi, cinestetici.
Un visivo, come lo sono io, si approccia al mondo prediligendo la vista.
Un uditivo è più legato ai suoni.
Un cinestetico predilige il gusto e il tatto.
Ora, vorrei fare una dissertazione su questa interessante tematica, ma la mia voleva essere solo una premessa, per farvi capire quanto i colori sono stati importanti nella mia infanzia e quanto continuano ad esserlo anche oggi.
Pensate quindi a un bambino che impara a conoscere il mondo e deve scoprire quale è la sua chiave di lettura prediletta. Pensate a quanto possa essere felice un bambino visivo con davanti un album e dei pastelli, oppure bambino cinestetico con in mano un pezzo di pongo da modellare.
Il gioco è fondamentale per la crescita dei nostri figli, quindi scegliamo bene cosa regalare loro.
Io ho scoperto Crayola quando ho avuto il mio primo figlio, che oggi ha sette anni. Delle amiche mamme mi avevano consigliato i pennarelli "Mini Kids" per i seguenti motivi: possono essere usati anche dai bambini molto piccoli visto che hanno la punta arrotondata e soprattutto SONO LAVABILI. Ciò significa che se avete una piccola peste come la mia che vi scarabocchia il muro e i mobili potete lavare via il colore con un pò di carta bagnata. Fantastico.
Roba che a saperla prima mi faceva risparmiare i soldi dell'imbianchino.
Ma i primi figli servono anche a questo, a fare esperienza. E quindi ora che ne ho tre e ho la piccola di un anno, cosa le ho dato in mano secondo voi? (vedi foto)
Per il mio figlio mediano che a scuola inizia a fare i lavoretti con carta e forbici e a sperimentare le varie tecniche di pittura ho invece scelto la "Valigetta dei colori" Crayola, divisa in diversi scomparti e contenente forbici, colla, fogli colorati, pastelli a cera, matite, pennarelli, acquerelli. E all'occorrenza si trasforma pure in un banchetto di appoggio. Prima cosa che ha preso in mano: la colla. Disgraziato.
Ma ecco la chicca.
Come vi dicevo mio figlio maggiore oggi ha 7 anni e per lui è finito il tempo dell'album da colorare.
Dice che si "scoccia".
Però l'altro giorno, quando è tornato da scuola e ha invitato un amichetto, è stato ben contento di provare insieme a lui questo nuovo prodotto della Crayola: il "Color Spray".
Eh no cara mamma, non ti agitare.
Senti la parola spray e ti prende un colpo immaginando il muro del salone oggetto di quel writer di tuo figlio. Il che potrebbe anche essere perchè da questi ti devi aspettare di tutto, ma il gioco di cui ti parlo non contiene bombolette. All'interno trovi un aerografo che si ricarica manualmente (e tu mamma apprezzerai il fatto che non ci siano batterie da cambiare in continuazione) al quale si collega un pennarello.
Hai capito bene, un pennarello Crayola LAVABILE.
Premendo il grilletto il colore esce dalla punta come se fosse uno spray. Nella confezione sono compresi, oltre a quelli normali, anche dei pennarelli per tessuto e dei cartoncini di stencil per decorare.
Quindi è finita che mio figlio che si scoccia di colorare si è messo a giocare con il suo amichetto pompando aria e spruzzando colori.
Concludendo devo dire che mi sento soddisfatta perchè ho trovato nella linea Crayola un gioco adatto a tutte le fasce di età dei miei bimbi, capace di stimolare la loro fantasia.
E visto che i colori sono tutti lavabili sono contenta pure io.
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