venerdì 14 settembre 2012

Bella figura

Il primo giorno di scuola è un giorno importante.

Il mio cucciolo maggiore ha iniziato ieri l'ultimo anno di materna e, visto che l'ho accompagnato, ho cercato di farmi carina. Mi sono truccata, mi sono vestita decentemente (significa non con le prime cose che ho trovato) e con un bel sorriso stampato in faccia ho salutato le mamme e fatto un pò di public relations prima che aprissero i cancelli. 


Poi, appena entrati, ho notato una mamma mai vista e conosciuta che cercava di attirare la mia attenzione. 
"Sì??"
"Senti, scusa...ti volevo dire...che hai uno strappo nei pantaloni...dietro...te l'ho detto perchè io al posto tuo avrei voluto saperlo..."
"Ah! Grazie..."

Uno strappo nei pantaloni??
Alquanto interdetta e facendo MOLTO LA VAGA, mi sono toccata il didietro con la mano (che donna di classe che sono!). Con  le dita scorrevo le cuciture e no...non sentivo nulla di strano...ma che stava dicendo quella tipa? Boh. Nel dubbio però mi sono legata in vita il cardigan prima di allontanarmi verso l'uscita.

Mi sono quindi recata DI NUOVO al mio municipio per richiedere l'ennesimo certificato. Stavolta  però sapevo cosa fare e ho aspettato diligentemente (e pazientemente) con in mano il numero 63.
Dopo UN BEL PO' DI TEMPO, la tipa dello sportello ha chiamato il 62. 
"Tlin tlin!"
E nessuno si è mosso. 
Dopo qualche minuto mi sono avvicinata e le ho detto: "Se non c'è il 62... io ho il 63...aspetto?"
"No, venga venga", mi ha risposto la tipa guardandomi al di sopra degli occhiali.
Quindi mi sono seduta davanti a lei, ma senza un "tlin tlin" aggiuntivo. Sopra la mia testa regnava sempre il 62.

"Scusi??"
Una voce alle mie spalle.
"Sì?"
"Che me lo da il suo numeretto?"
Senza pensare ho allungato a quel signore il 63. Intanto la tipa aveva finito e mi ha rilasciato ciò di cui avevo bisogno. 
Saranno passati 5 secondi al massimo quando ho visto un energumeno farsi largo tra la gente e dirigersi come una furia verso il nostro sportello. 
"LA SIGNORA (cioè io) HA DATO IL SUO NUMERO A QUELL'UOMO! DEVE FAR SCATTARE IL NUMERO! QUELLO PASSA AVANTI! NON SI FA COSI!!".

Dopo una breve, ma attenta valutazione sono giunta alla conclusione più ragionevole: FILARE VIA A GAMBE LEVATE!

Ammetto di aver varcato la soglia di casa un tantino trafelata.
A quel punto mi rimaneva solo una cosa da fare: controllare se effettivamente c'era uno strappo nei pantaloni.
Ho slacciato il cardigan e culo di fronte allo specchio ho appurato quanto segue. Non era uno strappo e non era saltata alcuna cucitura. Era UNO SQUARCIO DI DIMENSIONI ESAGERATE sulla mia chiappa sinistra che sembrava opera di un taglierino.
Domanda n.1: come è stato possibile?
Domanda n.2: perchè proprio ieri ho deciso di mettere mutande bianche sotto i pantaloni neri??



2 commenti:

  1. Ha ha ha, scusami se rido...immagino la tua faccia quando hai visto lo squarcio.....cmq, meno male avevi un maglioncino......anche a me è capitata una cosa.....ero alla cassa del supermercato von mia figlia dentro il carrello...era estate ed indossavo dei pantaloncini e un top......ad un certo punto la bimba prende e mi tira giú il top davanti a tutti!!!!!!! Il cassiere era giovane e mi ha fatto 2 occhi come avesse visto la madonna e i vecchi vicino a me se la ridevano sotto i baffo!!!!! Io ero rossa come un semaforo!!!!!! spero di averti consolata :) saluti da susanna

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  2. Una mia amica aveva un top senza reggiseno sotto e mentre metteva la catena al motorino le è uscita fuori una tetta. ma non se ne è accorta subito, solo dopo aver notato gli occhi sgranati dei passanti :)
    Non siamo sole!!

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