mercoledì 8 maggio 2013

Perchè

"Ok cucciolo, ti devo dire una cosa".
"Cosa?"
"Domani sera mamma ESCE DA SOLA e va a cena fuori".
"Perchè?"

Ecco, al "perchè" non ero preparata. Mi aspettavo tutte le domande che sono venute dopo:
"Con chi vai?"
"Dove vai?"
"Quando torni?"
"Che ti mangi?"

Ma il "perchè" no.



"Come perchè? Che vuol dire perchè?"
"Perchè esci da sola?"
"Perchè mi va? Perchè ogni tanto anche io ho voglia di fare due chiacchiere senza avere intorno figli che urlano o fanno danni. Si chiama RELAX".

Mmmmm. Faccia perplessa di un nano di quasi 6 anni che mi scruta sotto i baffi di gelato alla fragola.

E' allucinante. Sono grande, grossa e maggiorenne da tempo e devo rendere conto a lui di quello che faccio. Perchè (stavolta lo dico io) ha ormai l'età per capire quindi chiede, vuole sapere ed è geloso della mamma.

Preparati donna se hai un figlio maschio. Questo è quello che ti aspetta.

Mi domando come sarà da grande e soprattutto come sarà la mia vita tra qualche anno quando ci sarà anche quello piccolo a riempirmi la vita di "perchè"!

Quando scoprono questa parola possono andare avanti per ore. Tu gli fornisci una spiegazione e loro ti chiedono di nuovo il perchè.

Consiglio pratico: dopo una mezz'ora abbondante di risposte sensate intervallate da perchè vari è utile per la salute mentale della mamma e fisica del bambino consigliare al piccolo di rivolgere i suoi dubbi all'altro adulto in prossimità più vicino che molto spesso è il padre. 

Comunque, ritornando al discorso della mia cena con le amiche, il cucciolo maggiore ha concluso il suo interrogatorio dicendo : "va bene, allora se esci vengo pure io".
E no.
E no dai.
E no, dai, ti prego.
Un'ora della mia vita passata a spiegare cose sensate ad un uomo e non ho concluso nulla.
(Sì lo so. Funziona così, ma non mi ci sono ancora abituata).


Comunque alla fine ce l'ho fatta e mi sono presa una serata. 
Eravamo in cinque: due panze, due normali e una guercia.
Sì perchè la mia mica Giuliana il giorno stesso aveva ricevuto in regalo dal figlio minore un ditino dritto dritto nell'occhio con conseguente corsa al pronto soccorso e benda in omaggio. Il problema è che le lacrimava anche l'altro occhio e quindi: io che partorisco a giorni ho dovuto aiutare lei ad attraversare la strada. Dalla serie: c'è sempre chi sta peggio di te!

Quando sono tornata a casa i figli dormivano e LUI mi aspettava in piedi.
Il giorno dopo, all'ora di colazione, ho guardato il figlio maggiore in attesa dell'interrogatorio e quando lui mi ha detto "che c'è?" ho capito che non sarebbero arrivate domande.
Tutto passato, pratica chiusa e conclusa.
Mai porsi problemi per troppo tempo.
Piccoli uomini crescono.

1 commento:

  1. Ti dico solo che una volta il mio sale in macchina e mi chiede:
    "Mamma chi è venuto ieri sera in macchina con te?"
    Ed io"????"
    E lui:" di chi sono questi capelli?"
    .....aveva solo 5 anni....

    E poi volevo dirti che s e passi da me c'e un pensierino per te!!

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