Raccolta differenziata. O forse no.

Il mattino ha l'oro in bocca, si dice.

Sì, ma anche l'odore di una fogna se hai un uomo che la sera prima ha dimenticato la spazzatura nella tua macchina. Aaaarrrghhhh!!!

Lo fanno tutti prima o poi questa cosa di dimenticare la munnezz. Soprattutto lo fanno i genitori che hanno bambini piccoli che producono quintali di pannolini sporchi (sapete che da un sondaggio di Altroconsumo è emerso che nell'arco della sua vita un bambino consuma un numero tale di pannolini che messi in fila supererebbero in altezza la torre di Pisa?)

(Se non lo sapevate ve lo confermo perchè qui ne abbiamo due con il pannolino).

(Oddio! Sto costruendo due torri di Pisa di merda!).

Comunque, tornando all'argomento principe di questo post che oggi è la munnezz, volevo dirvi, cari neo o futuri genitori che dovrete prepararvi anche  a questo: oltre ai figli dovrete gestire lo smaltimento dei rifiuti che in media variano dalle due alle quattro buste quotidiane.

Sì, avete capito bene.

In pratica l'Ama lavora per noi e siamo noi i responsabili dello straripare delle discariche.

E quella che una volta era una macchina oggi è un mezzo per trasportare buste puzzolenti e bambini altrettanto puzzolenti.

Ma è in giornate come queste che il genitore moderno si mette all'opera e decide di smaltire le rogne varie che si sono accumulate sulla sua scrivania. Tutte quelle pratiche burocratiche a cui bisogna stare dietro anche se non si ha tempo, tutte quelle cose noiosissime che puoi fare da casa grazie al fantastico web, ma che in pratica non puoi fare da casa perchè appena accendi il pc uno dei figli piange, uno smocciola, uno ha fame, uno ti deve salire in braccio, uno si infila dietro il mobile per arrotolarsi nei fili della corrente e un altro ti chiede di invitare un amichetto.

Ho nominato troppi figli?

No è che in realtà sono come i gremlins: si moltiplicano.

Vi avevo detto che hanno anche questa capacità?

Comunque oggi ho deciso di sfidare la sorte e ho aperto il sito dell'Inps.

(Argh!)

Pin scaduto, ma ci siamo abituati.

"A causa di un problema alcuni servizi potrebbero non essere disponibili", siamo abituati anche a questo.

Ok, tutto nella norma. Abbandono il sito e torno a farmi massacrare.

Meno male che la tecnologia aiuta noi mamme!!