venerdì 24 maggio 2013

Voglia di lavorare saltami addosso

La mattina, in ospedale, prima che inizino a dimettere mamme e neonati, c'è un dipendente dell'anagrafe che passa in reparto a fare a tutte la stessa domanda: "hai registrato il bambino??".

In genere la domanda è associata a un dito puntato verso la tua direzione e tu, neomamma, ti senti presa con le spalle al muro da sto tipo che si rivolge a te in tono accusatorio e cerchi di balbettare qualcosa di sensato. Lui da una parte ha ragione a ricordarlo, perchè senza la registrazione all'anagrafe il bambino non può essere dimesso. Fortunatamente questa pratica si può svolgere anche all'interno dell'ospedale dove è presente un ufficio appositamente dedicato.


Ecco quindi spiegato perchè un dipendente fa il giro prima che mamme e bimbi siano dimessi. Nel mio caso questo dipendente era una donna. Quando ha rivolto a me la fatidica domanda ho risposto che no, non avevo ancora registrato la bambina, ma stava arrivando il papà a prenderci e prima di salire avrebbe provveduto a passare da lei per effettuare la registrazione. 
"Beh - ha commentato - può andare anche all'anagrafe centrale che fa prima!"
L'anagrafe centrale a Roma si trova vicino alla Bocca della Verità, in centro. Zona trafficatissima, vicina a quella a traffico limitato, piena di turisti e di parcheggi a pagamento per di più difficili da trovare liberi.
"Scusi, ma perchè dovrebbe arrivare in centro se qui c'è un ufficio dove può registrare la bimba?"
"Sì, ma qui deve arrivare al massimo entro le 11:30!"

Guardo l'orologio: ore 10.
"Vabbè, ora lo chiamo e gli dico di sbrigarsi".
La tipa è rimasta in attesa a controllare quello che facevo e appena si è accorta che LUI aveva risposto mi ha preso il telefono dicendo: "mi ci faccia parlare".
Vabbè...

Questo è quello che ho sentito uscire dalla di lei bocca:
"Dove sta lei?"
"Sta arrivando?"
"Le conviene prima passare in centro all'anagrafe centrale"
"Mmmm..."
"Se viene qui non trova subito la bambina sullo stato di famiglia, deve aspettare almeno un mese"
"ALLORA FACCIA COME LE PARE!"

E quindi rivolta a me, porgendomi il telefono: "Tenga, CI COMBATTA LEI!"
IO: "Pronto?"
E LUI: "Ma questa è proprio un dito in cu..., ma che faccio vado in centro, cerco parcheggio, faccio la fila e torno a prendervi il tutto nel giro di un'ora??"

Non potevo ridere perchè lei, il dito, era davanti a me e io sulla pancia avevo i punti del cesareo.
"Gli dica di sbrigarsi!", mi ha detto prima di andare via.

Poi ho sentito che alla vicina di stanza faceva lo stesso discorso, ma con una piccola variante: il marito doveva arrivare entro le 11. Magari sperava che non facendo in tempo sarebbe andato all'anagrafe centrale.

Poi mi sono girata e ho letto un cartello sul muro: "I bambini possono essere registrati tutti i giorni tra le ore 8 e le ore 12".

Dalla serie: voglia di lavorare saltami addosso.

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