mercoledì 21 gennaio 2015

Poligamia, dalla vita reale alle serie tv

L'ho trovato per caso e non potevo smettere di guardare. La verità è che mi incuriosiscono troppo le vite differenti dalla mia. Lontane anni luce, direi in questo caso. Sto parlando del reality "Le mie cinque mogli" che narra la storia di un poligamo americano, Brady Williams e della sua famiglia composta appunto da 5 moglie e 24 figli.
Mioddio, aggiungerei.


A parte la scelta della poligamia, che io da donna italiaca non condivido, a guardare la vita di quella gente mi è venuta un'ansia da stress che mi ha fatto adorare la mia caotica casa e miei ancor più caotici figli. Che sono 3, non 24. E a me fino a ieri sembravano anche abbastanza.

Ma veniamo ai nostri poligami. Loro vivono negli Usa, nello stato dello Utah, che è lo stesso dove vivono anche i protagonisti di un'altra serie sulla poligamia chiamata "Sister wives" che ci racconta la vita di Kody Brown che, con all'attivo 4 mogli e solo 17 figli, è un pivello in confronto al suo collega Williams.
La scelta dello Utah non è a caso. Non solo perchè lì è insediata una comunità mormona che ammette la poligamia, ma anche perchè un giudice federale ha da poco emesso una sentenza in cui annulla il divieto alla poligamia basandosi sul primo emendamento della Costituzione americana che garantisce la libertà religiosa. In sostanza dice: è riconosciuto solo il primo matrimonio, poi a casa vostra fate un pò come vi pare.

La poligamia, a detta dei protagonisti, è una scelta di vita. Loro sono cresciuti in famiglie poligame e per loro è normale così.
I Brown hanno dichiarato che in seguito alla serie tv la loro situazione economica è migliorata. Per questo motivo, e forse anche per far scoprire al mondo che i poligami non sono mostri, hanno intrapreso questa avventura. La parola d'ordine della loro convivenza è cooperazione. Si aiutano a vicenda in qualsiasi cosa. E questo è anche un bell'aspetto.
Poi però c'è tutto il resto.

Anche se da esterni, pensando alla poligamia, concentriamo la nostra attenzione sull'uomo, sul fatto che questo possa avere più donne e abbia quindi una posizione privilegiata, il principio che emerge alla base di questo tipo di religione è un altro. Il nodo è il rapporto tra le mogli. Le donne sposano lo stesso uomo, ma scelgono anche le altre mogli e tra loro si crea un legame di sorellanza, di amicizia.

I Williams fanno una riunione settimanale tra mogli e marito per pianificare ogni cosa, dal pagamento delle bollette al rifacimento del vialetto.
Posso spendere X soldi per comprare delle piantine? Ecc.
Si decide ad alzata di mano come ad una riunione condominiale con la differenza che coi vicini ci litighi anche per sport, loro invece devono andare d'accordo per forza.

E poi ci sono le mogli che fanno a turno per dormire col marito. Che poi è un uomo finito, diciamolo. Altroché gallo nel pollaio: deve ascoltare le lamentele di tutte, fare da paciere, e poi ti stupisci che fa confusione tra le varie attività dei figli. Io non mi stupirei se facesse confusione tra i figli stessi.

E mi viene in mente mia zia Lidia che ha avuto tre figli e in vecchiaia non si ricordava mai chi doveva chiamare e allora li chiamava tutti.
E chiamane 24, Brady. Caro mio, la tua vita vista da fuori è un incubo, lasciatelo dire.
E te lo dice pure tuo fratello che nella serie ha affermato: "Io poligamo? non ci penso proprio!"

Ma come si dice, c'è a chi piace e a chi no.
Quello che stupisce una come me è il fatto che la poligamia sembra si stia diffondendo sempre di più anche in occidente. O forse lo è sempre stata, ma abbiamo voluto credere che non lo fosse.

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